Breve definizione: un NGFW è un firewall evoluto che, oltre al filtering tradizionale (IP/porta/protocollo), unisce ispezione applicativa profonda (DPI), controllo identità/ruoli, IPS/antimalware, URL filtering, sandboxing e integrazione con threat-intelligence e servizi esterni. L’obiettivo è prendere decisioni di sicurezza basate su applicazione + utente + contesto e non solo su indirizzo/porta.
Come funziona — flusso operativo (passo-passo)
- Arrivo pacchetto / session init
- Il pacchetto arriva sull’interfaccia: il NGFW valuta se è parte di una connessione esistente o nuova.
- Identificazione applicativa (App-ID / DPI)
- Analizza il payload e gli header per riconoscere l’applicazione (es. Teams, Zoom, HTTP su porta 443 ma applicazione = Office365).
- Questo supera l’approccio “porta-based”.
- Identità e contesto (User/Device/Location)
- Associa la sessione a un utente o dispositivo tramite integrazione con Active Directory, SAML, RADIUS, 802.1X, o agent endpoint.
- Usa attributi (gruppo AD, BYOD vs corporate device, geolocalizzazione, ora) nel processo decisionale.
- Policy lookup (regole business-aware)
- La decisione (allow/deny/inspect) è basata su combinazione: zona di rete, applicazione, utente, tempo, posture del device, reputazione IP/URL.
- Ispezione approfondita e controllo contenuti
- IPS/IDS: signature + anomaly detection.
- Antivirus/Anti-malware e controllo file.
- URL filtering / reputation per bloccare C2 o domini malevoli.
- DLP per riconoscere ed eventualmente bloccare dati sensibili in uscita.
- Decrittazione TLS/SSL (opzionale ma critica)
- Se abilitata, il NGFW termina/ispia il TLS, analizza il contenuto e ricifra verso la destinazione. Gestione certificati è necessaria.
- Sandboxing / detonation
- File sospetti vengono inviati a un ambiente isolato per analisi dinamica e behavior detection. Se malevolo → block + aggiornamento firme.
- Azione e logging
- Esecuzione dell’azione prevista (block / allow / shape / quarantine).
- Generazione eventi, log dettagliati e integrazione con SIEM/SOAR per automazione.
- Feed di threat intelligence e feedback loop
- Famiglie di malware/domini sospetti vengono aggiornate in tempo reale dalle feed; eventi gravi possono generare blocchi automatici network-wide.
Capacità chiave (quick list)
- App control (App-ID)
- User-aware policies (integrazione AD/LDAP/SAML)
- DPI (ispezione payload)
- IPS/IDS integrato
- URL filtering + reputation services
- SSL/TLS inspection + certificate management
- File analysis + sandboxing
- DLP (data loss prevention)
- VPN termination / SSL VPN / clientless access
- Logging avanzato + integrazione SIEM/SOAR
- Virtual NGFW per cloud (AWS/GCP/Azure)
Casi applicativi reali — scenari e come risponde il NGFW
1) Bloccare un attacco ransomware in una struttura sanitaria
- Contesto: malspam con allegato che esegue cifratura.
- Come interviene il NGFW: l’email esce con link/file → traffico web viene decrittato (TLS inspection) → file scaricato viene verificato da AV + sandbox → comportamento malevolo rilevato → NGFW blocca l’URL e la connessione, isola l’host (quarantine VLAN via NAC integration) e invia allerta al SOC. Log e sample vanno al SIEM per forensics.
- Risultato: interruzione della diffusione, riduzione impatto.
2) Prevenire esfiltrazione dati dalla PA verso cloud pubblico
- Contesto: impiegato tenta di caricare database su dropbox personale.
- Intervento: DLP combinato con SSL inspection riconosce pattern sensibili o file CSV con dati personali → policy vieta upload su servizi consumer e blocca / reindirizza a servizio autorizzato; evento inviato al SOC e all’ufficio compliance.
- Outcome: dati sensibili trattenuti, conformità normativa.
3) Sicurezza e performance per una filiale (Branch) con SD-WAN
- Contesto: filiali con breakout internet locale e applicazioni SaaS.
- Intervento: NGFW distribuito in branch esegue controllo applicazioni (allow SaaS autorizzato), IPS e URL filtering; integrazione con orchestratore SD-WAN per instradare traffico critico verso datacenter o direttamente al cloud con security inspection.
- Outcome: latency ridotta, sicurezza coerente tra sedi.
4) Segmentazione PCI-DSS per POS di pagamento
- Contesto: bisogna limitare l’ambito di sistema che gestisce carte di pagamento.
- Intervento: NGFW crea micro-segmentazione tra zone (POS, backoffice, admin), applica regole strettissime solo su servizi necessari, registra e ispeziona ogni flusso verso la rete di pagamento.
- Outcome: riduzione scope di compliance e maggior controllo su traffico sensibile.
5) Protezione workload in cloud
- Contesto: VM e container in AWS esposti a Internet.
- Intervento: virtual NGFW (deploy nella VPC) applica App-ID, IPS, WAF-like protections su ingressi/sotto-reti, integrazione con cloud IAM per policy basate su ruoli.
- Outcome: parità di policy security on-prem ↔ cloud, maggiore visibilità.
Esempio pratico di policy (semplificata)
- Rule 1: Allow
Office365for@azienda.itusers — inspection: mb-safe (no full TLS inspection for Teams media), IPS: on. - Rule 2: Deny
File-sharing (Dropbox/WeTransfer)for users inFinancegroup — action: block + alert. - Rule 3: Allow
SSHto jump-hosts only from Corporate WAN IPs and with MFA device posture validated. - Rule 4: Inspect and sandbox all
executablesdownloaded from web; if sandbox flags → quarantine host + block domain.
Best practices di implementazione
- Abilitare TLS inspection dove necessario, ma creare whitelist per servizi sensibili (es. banche, servizi salute) e gestire policy privacy/GDPR.
- Dimensionamento hardware/throughput: TLS inspection e sandboxing richiedono CPU e memoria -> pianificare headroom.
- Policy hygiene: pulire regole obsolete, usare policy basate su applicazione/ruolo non su indirizzo IP.
- High Availability e clustering per resilienza.
- Integrazione con NAC (es. Cisco ISE), SIEM e endpoint (EDR) per automazione risposta.
- Test e tuning dell’IPS per ridurre falsi positivi.
- Gestione certificati centralizzata per evitare problemi di trust su client.
Limitazioni e considerazioni
- Privacy / normativa: la decrittazione TLS può implicare vincoli legali e di privacy (GDPR) — servono policy, avvisi e whitelist.
- Performance: ispezione profonda e sandboxing impattano throughput; serve sizing accurato.
- Non risolve tutto: NGFW è uno strumento di rete fondamentale ma va integrato con EDR, backup, patching e processi SOC.
- False positives/operational load: richiede SOC/processi per gestire alert e tuning.
Was this helpful?
0 / 0